Sono Piero e basta, perché non voglio mischiare il lavoro e la mia storia relativa con questo Blog che ho creato ormai 2 anni fa.
Ho sempre avuto il bernoccolo della tecnologia, fin da piccolo riparavo i giocattoli miei e di mio fratello più piccolo. Se, come spesso accadeva, lui tirava i fili del telecomando rompendoli, io li rifilavo, li legavo ai contatti e poi li saldavo con la cera di una candela...come avevo visto fare dal mio zio bolognese quando riparava i vecchi televisori in bianco e nero che lui saldava però con lo stagno...
A 11 anni a Natale ho chiesto il piccolo ingegnere elettronico, una scatola che permetteva di costruirsi, senza saldare,vari aggeggi elettronici inclusi di transistor (oggi sarebbero i chip...). Ho costruito allarmi a cellula fotoelettrica, lampeggiatori variabili, timer, generatore di forme d'onda e infine una radio. Wow!
A 14 anni sono andato a scuola di chitarra, ma dopo essere stato morso dal cane della maestra, ho mollato dopo 6 mesi di scale e solfeggio, e d'estate ho cominciato a lavorare per comprarmene una elettrica. Difatti l'anno dopo ho comprato una copia della Stratocaster di Hendrix al SIM di Milano, mitica fiera! Ma l'amplificatore me lo sono autocostruito ovviamente...pochi soldi...
Leggevo pochi libri,i fumetti sì, ma soprattutto spendevo la paghetta (ridicola rispetto ad oggi) per comprarmi qualche rivista di musica, film e cultura alternativa. Lì ho conosciuto la musica elettronica e ho iniziato a comprare qualche disco.
A 17 anni ho speso una parte dei soldi del lavoro estivo, per un viaggio ad Amsterdam insieme ad un amico di liceo che si era innamorato di una olandesina nell'albergo dove faceva il cameriere... Mio padre mi disse " Se vai ad Amsterdam puoi fare a meno di tornare a casa.." Ma poi fu di grande aiuto... L'inverno successivo mi sono comprato con i restanti, tutti i componenti per costruirmi un sintetizzatore il cui progetto era sulla rivista Nuova Elettronica. La placca frontale doveva essere nero satinato come il Moog, ma il fabbro me ne ha data una color oro a poco...e mi ci ha fatto pure i buchi per i potenziometri e gli switch...
Nel frattempo si andava a casa di un calciatore a sviluppare e stampare le foto a gratis perché il laboratorio del Liceo era sempre vuoto e lui era un democratico di sinistra...
A 18 anni ho conosciuto un amico, Nicola, che faceva l'Accademia di Belle Arti e ho cominciato a collaborare su progetti concettuali (era il trend...) sia di fotografia che di installazioni e performance. Insieme abbiamo fatto delle buone cose. Una performance alla Biblioteca Comunale includeva il pavimento coperto di crackers, ed un microfono collegato al mio synth rielaborava il suono dei piedi dei visitatori che schiacciavano i crackers... Poi siamo passati al Super 8 e alle multivisioni con diapositive. Audio sempre elettronico autoprodotto.
A 19 anni finito il Liceo ho cominciato, d'estate, i lavoro di tecnico del suono nei concerti live, da noi c'era la mitica LEM.. e mi sono iscritto al Laboratorio di Musica Elettronica del Conservatorio. Mio padre non mi pagava né l'università, perché mi ero diplomato con 42/60, né un Corso di Sound Engineer a Londra (capirai...!). E' così che ho cominciato a lavorare a 19 anni... Qualche anno dopo sono passato in uno Studio di registrazione e mi sono diplomato al Corso d Musica Elettronica.
Nel frattempo mi ero comprato un Apple II con scheda video e audio che usavo in studio e durante il servizio di leva in Aeronautica avevo cominciato a fare della grafica con il Basic... Poi però c'era la crisi dell'industria discografica italiota, di cui ho conosciuto qualche ladro tipo uno della RCA che mi rubò i nastri di una registrazione live di Dalla. Allora venne fuori un Concorso per fare un corso di Computer Grafica a Milano. Partecipai e mi presero...
Da lì in poi ho fatto sigle televisive per la RAI, Telemontecarlo e Telepiù, poi diretto videoclip, qualche spot, poi istituzionali, fashion video etc, disegnato siti, installazioni e prodotti.
Navigo in rete dal 1994...le mitiche bbs, poi Netscape, le email etc. Quando è cominciata l'era dei Blog ero troppo incasinato con il lavoro ed i diari online non mi attraevano. Ma quando è cresciuto il concetto dello Sharing di contenuti e informazioni e ho visto crescere dei Blog di chi faceva il nostro mestiere oltreoceano, mi sono detto perché non farne uno anche in Italia?
E per finire...
Nella mia professione non sopporto e non stimo alcuni tipi di persone:
- le prepotenti
- le furbe
- quelle che lavorano grazie alle pr e fanno più quello che il loro lavoro, ammesso che lo sappiano fare...
- o quelle che mio padre è, può, mi deve... ma al posto del padre ci potete mettere anche fratello, sorella, cugino, zio, nonno e così via sino al nepotismo più becero dei giorni nostri
- quelle che non pagano i fornitori e neanche le tasse
- quelle arroganti ed egocentrate
- i freelance che prima di sapere che lavoro gli proponi, vogliono sapere quanto...
- quelle che costruiscono potere e imperi grazie ai monopoli di legge o di fatto,
- i maschi che si credono superiori per natura
- le femmine che si sentono in diritto perché tali
- quelle che fanno sesso perché hanno potere e chi va a letto con loro per quello
- quelle che pensano di aver diritti in base alla fede politica, religiosa o filosofica
- quelle ignoranti o incapaci che fanno i dirigenti in politica o nell'economia e poi rovinano il mio amato Paese
- I corrotti e i corruttori, nonché i concussi...
- quelle che credono che la legalità sia qualcosa che riguarda solo gli altri
- i giudici che non hanno le palle per emettere un giudizio chiaro, semplice e nitido, perché preferiscono dare un colpo alla botte ed uno al cerchio... squallidi e pericolosi
- gli avvocati, i giudici, i professionisti, i magistrati, i consulenti, i manager, che frequentano tutti insieme lo stesso golf club. MI fa venire qualche dubbio sulla loro serietà e imparzialità, oggi giorno...
- quelle che ti dicono che non è possibile che fai tante cose diverse, perché loro non ci riescono
- quelli che tirano la coca per lavorare, ma anche sempre
- I lacchè, i tirapiedi, i portaborse, i reggimoccolo, i gran ciambellani, i/le cortigiani/e
- gli ex sessantottini in carriera e al potere, sia nel pubblico che nel privato
- i giornalisti che aspettano i dati di Auditel come fosse la Madonna che lacrima sangue...
- i loro colleghi che non aspettano i dati, ma che riempiono le pagine di gossip
- i loro altri colleghi che scrivono articoli senza verificare o investigare la notizia, ma solo rimasticando il comunicato stampa
- gli artisti che in realtà sono affaristi, solo che vestono più creativamente...
- quelle che si fanno chiamare artista, ma che poi vivono, loro ed i loro familiari, di diritti d'autore per tutta la loro vita ed oltre...
- i loro figli che vivono dei diritti d'autore tutta la vita, senza essere artisti, e magari hanno anche altri redditi...
- Tutte quelle qua sopra sia allo stato solido che a quello liquido, sia reali che virtuali
- quelle oneste
- quelle che hanno un'etica personale e professionale, ma almeno la seconda...
- quelle sincere e che ammettono quando sbagliano
- quelle che mi criticano quando faccio qualche cavolata o errore
- quelle che hanno dei sogni da inseguire, anche se sanno che sarà dura
- i maschi che non temono la parte femminile che ognuno ha (ma non per questo sono gay). Probabilmente lo sono quelli che la temono...
- le femmine che non sfruttano la bellezza per fare carriera
- gli uni e le altre che vanno a letto solo con chi gli/le piace
- i collaboratori che non fanno storie quando c'è da tirar tardi, anzi ti propongono di fare il "dritto" per finire prima...
- quelle che sorridono spesso e ti fanno sorridere
- quelle che l'ironia ce l'hanno nel sangue e non esitano a tirarla fuori neanche davanti ad uno sconosciuto, magari potente, anzi...
- quelle per cui l'amore è più importante dei soldi e viene prima comunque
- quelle che hanno amore e lo fanno, non solo con le persone, ma con le cose che le appassionano
- quelle che ancora si stupiscono
- quelle che sono tuoi colleghi e quindi concorrenti, ma che quando c'è da dare una mano, una dritta o risolvere un problema sono lì presenti
- quelle che amano le utopie e grazie a quelle sono in grado di sopportare tutta quest'immondizia che ci circonda
- quelle che hanno delle utopie e lavorano per realizzarle
- Tutte quelle qua sopra sia allo stato solido che a quello liquido, ma solo reali.
Ho detto tutto?... forse troppo...