Dopo questi (e)venti e uragani che hanno spazzato la terza Repubblica in pochi giorni per far riapparire magicamente la Seconda che come un cancro tiene in scacco l'intero paese e lo sta riducendo ad uno scheletro di sole ossa (forse neanche quelle...), penso sia utile una pausa di riflessione e il ritorno a temi internazionali più interessanti o a temi nostrani più reali e profumati
Colgo quindi l'occasione per portare il discorso ad una verdura di stagione dalle grandissime qualità rivoluzionarie, ma ben radicate nella tradizione italiana.
Di quell'Italia che è stufa dei fighetti di sinistra, viziati e capricciosi anche quando si tratta di cibo. O di quei bambini, come i miei nipoti che "Guai la verdura" o di quei bimbi o giovani invece ora 30enni le cui madri/padri hanno filtrato la spremuta d'arancia dei "filini" e continuano anche oggi. Poveri/e Ciccini/e, carine/i! O quelli che non mangiano la milza o il fegato della migliore tradizione della cucina italiana e che l'aglio se possono preferiscono vederlo solo a Master Chef. Guai all'odore poi... sintomatico dell'aver venduto da tempo l'anima al diavolo. Macchè vampiri! Magari!! Se lo fossero non esiterebbero di fronte ad un migliaccio o al sanguinaccio, nè inorridirebbero di fronte ad un panino al Lampredotto di P.za Cavour in quel di Renzi (oh Renzinoh, carino, chetullomangi illampredotto mentre giri pe' la tu' Firenze?)
Ecco, dato il degrado dei gusti, dei modi e dato il fighettismo ben incarnato da queste giovini generazioni cresciute coi cibo industriale, anche di certe cooperative, cibo di plastica, i cui veleni gli hanno preso anche l'anima, costretti da genitori dediti alla carriere e al lavoro per non farsi di psico e di alcool da soli, e che i figli li hanno fatti solo per fedeltà alla Chiesa e non certo a Gesù, o per lasciargli in eredità le cosette e le casette di famiglia, o più semplicemente hanno fatto figli solo per lasciargli in eredità tutte le responsabilità che non hanno mai voluto prendersi da adulti.
A tutti loro e ai loro figli e nipoti, la verdura di stagione per eccellenza, in questo grande giorno repubblicano. Dalle innumerevole e decantate qualità democratiche e populiste, curatrice di molti mali e ispiratrice del dialogo fra le forze politiche e sociali. Ecco, appunto, a voi tutti sudditi: sua Maestà il CipolLetta!
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29/04/13
Verdura di stagione...
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