" Questo Blog lo dedico ai folli. Agli anticonformisti, ai ribelli, ai piantagrane, a tutti coloro che vedono le cose in modo diverso. Costoro non amano le regole, specie i regolamenti e non hanno alcun rispetto per lo status quo. Potete citarli, essere in disaccordo con loro; potete glorificarli o denigrarli ma l’unica cosa che non potrete mai fare è ignorarli, perchè riescono a cambiare le cose, perché fanno progredire l’umanità. E mentre qualcuno potrebbe definirli folli noi ne vediamo il genio; perché solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo lo cambiano davvero. Da "Think different"


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04/02/10

Il libero mercato vale solo per gi altri: non per la televisione...

Roma, 4 feb. (Adnkronos) - ''Non ho avuto ancora sul tavolo nessuna proposta, nessun progetto, per quanto riguarda Telecom come abbiamo gia' avuto modo di far sapere attraverso gli interventi del ministro Scaiola''. Cosi' il premier Silvio Berlusconi risponde a una domanda su una eventuale fusione Telecom-Telefonica (Madrid: TEF.MC - notizie) . In una conferenza stampa a palazzo Chigi al termine del Cdm, il Cavaliere aggiunge: ''Per quanto riguarda la sostanza di qualche proposta, ricordiamo che siamo un governo liberale e che viviamo e crediamo, ed e' giusto che sia cosi', in una economia di libero mercato''.

Scusate se cito le Agenzie di stampa ultimamente, ma ho più tempo per leggere,  a proposito di Stagmeister, inoltre trovo divertente le falsità di cui il nostro Premier ci ha abituato, e per falsità intendo affermare un principio che vale per gli altri ma non per lui o per le sue aziende, o affermarne degli altri per poi smentirli il giorno dopo od esserne smentito dai fatti.
Ricordo al proposito, che un Tribunale ha sancito definitivamente la corruzione di un giudice da parte del suo braccio destro per acquisire la Mondadori operando così FUORI dal LIBERO MERCATO, che può essere l'acquisizione in Borsa o attraverso l'acquiasto diretto con l'offerta migliore. Ricordo, al proposito, la legge Gasparri che è stata fatta da un ignorante (sull'argomento...) Gasparri ad hoc per l'espansione di Mediaset sul digitale terrestre e permettergli di creare altri canali di pay tv FUORI dal LIBERO MERCATO.
Infine ricordo agli ignoranti della materia e della persona, l'ultimo progetto del Sig.Romani (che come scrivevano alcuni blogger era famoso precedentemente agli incarichi per Maurizia Paradiso e i servizietti con il numero 144...) per allargare ulteriormente il concetto di telecomunicazioni ai Blog e siti internet per poter acquisire ancora più pubblicità, addirittura togliendola al concorrente SKY, FUORI dal LIBERO MERCATO.

Ma al di là delle solite cose, tipiche dei Monopoli di Stato made in Arcore, a Berlusconi interessa Telecom? E chi sono i soci? Basta leggersi questo post del Maggio scorso sul Blog Mercato LIbero appunto...

Ma qualcun altro all'estero se ne è accorto e ha scritto il seguente articolo, che approfondisce l'altro aspetto del progetto Romani, e cioè il CONTROLLO da parte sua e del suo esecutivo dei contenuti e delle modalità di trasmissione su internet di contenuti live, FUORI dal LIBERO MERCATO...E ADDIRITTURA DALLA LIBERTÀ DI ESPRESSIONE E DI CRITICA...

Dall'autorevole Ars Techinica di ieri, tradotto automaticamente, l'articolo originale al link qua sotto:
Italy preparing to hold YouTube, others liable for uploads
By Nate Anderson | Last updated February 3, 2010 1:44 PM

Generati dagli utenti i siti di contenuto hanno sempre resistito l'idea che esse dovrebbero essere regolamentate come le emittenti tradizionali, ma l'Italia è stata la democrazia che è andato più lontano in questa direzione. Il passaggio verso la regolazione continua con una nuova politica che potrebbe costringere i siti come YouTube per ottenere le licenze tv da parte del governo italiano. Tali siti potrebbero anche essere pienamente responsabile per la violazione del copyright e calunnioso o materiale illegale postato da users.

Il governo italiano ha già andato dopo che Google in un modo altamente pubblico, causa ad alcuni alti dirigenti nel corso di un video di YouTube che mostrava compagni abusando di uno studente con Sindrome di Down . In tal caso, l'argomento è che Google ha il dovere di schermo di tale materiale e tenerlo da che appaiono sul sito, una rivendicazione che Google e gli altri hanno sempre detto che avrebbe fatto generati dagli utenti i siti di contenuto quasi impossibile da eseguire.

Secondo il Wall Street Journal, il governo italiano ha ora intenzione di adottare questo principio molto più in là. Siti che permettono il caricamento di video sarebbe responsabile sia per i contenuti protetti da copyright postati dagli utenti e per il materiale diffamatorio nei video caricati. Tali siti avrebbe anche bisogno di licenze governo ad operare, dando potenzialmente il governo più potere su di loro operations.

Such un approccio elimina la maggior parte dei "approdo sicuro" le norme che proteggono i siti UGC in luoghi come gli Stati Uniti. Anche in Europa, l'UE ha approvato una direttiva sul commercio elettronico che prevede molti degli stessi principi: le aziende che cache o le informazioni che l'utente ospite, e le società che servono come un condotto "semplice", hanno l'immunità da procedimenti giudiziari più ampia user-generated materiale.

La direttiva è chiaro che i servizi di hosting non sono "responsabile delle informazioni memorizzate a richiesta di un destinatario del servizio" (con alcune eccezioni), e che gli Stati membri dell'UE non si costringerli a "controllare le informazioni che trasmettono o memorizzano né [adottano] un obbligo generale di ricercare attivamente fatti o circostanze che indichino di attività illecite. "

Non è chiaro come l'azione in Italia coincide con questa politica dell'Unione europea, ma il governo insiste sul fatto che le nuove norme hanno lo scopo di portare l'Italia nel rispetto di una direttiva UE sulla distinta content.

Such video si muove sempre fonte di preoccupazione in Italia che le motivazioni non possono essere puri. Il primo ministro Silvio Berlusconi è uno dei più grandi del paese, baroni dei media, e le sue proprietà sono direttamente colpiti dalla contraffazione su siti come YouTube.

As show PBS Wide Angle rilevato nel lontano 2003, "E 'difficile esagerare l'influenza che Berlusconi ha sulla quotidianità vita italiana. Oltre a governare il paese, si gode anche il controllo diretto e indiretto oltre il 90 per cento della televisione nazionale, ha costruito casa editrice più grande d'Italia, controlla la più grande rete di distribuzione cinematografica, e ha grandi interessi nel settore dei servizi finanziari e nel settore immobiliare ".

Berlusconi si è anche mostrato disposto a utilizzare i giudici per perseguire le critiche dei media; ha citato la famosa «The Economist» per diffamazione per un articolo di piombo chiamato "Perché Silvio Berlusconi è inadatto a guidare l'Italia" (e perso). Se intende o meno, una mossa per contenere i siti (piuttosto che da privati), responsabile per i commenti caricato potrebbe avere l'effetto di raffreddamento discorso politico e potrebbe portare alle aziende di bloccare o rimuovere dichiarazioni provocatorie che potrebbero dispiacere le autorità.

Ma anche alla UE stanno verificando: http://it.finance.yahoo.com/notizie/decreto-romani-su-tv-internet-sotto-scrutinio-ue-reuters_ids-3e3b4097f31d.html?x=0

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