" Questo Blog lo dedico ai folli. Agli anticonformisti, ai ribelli, ai piantagrane, a tutti coloro che vedono le cose in modo diverso. Costoro non amano le regole, specie i regolamenti e non hanno alcun rispetto per lo status quo. Potete citarli, essere in disaccordo con loro; potete glorificarli o denigrarli ma l’unica cosa che non potrete mai fare è ignorarli, perchè riescono a cambiare le cose, perché fanno progredire l’umanità. E mentre qualcuno potrebbe definirli folli noi ne vediamo il genio; perché solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo lo cambiano davvero. Da "Think different"


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13/05/08

Media Expo a Milano da oggi al 15 Maggio: Feudalesimo e new media


Che tutti (tranne noi!!) siano un po' preoccupati della veloce espansione del web e della partecipazione soprattutto dei più giovani a discapito della TV è ormai appurato. Che inoltre I Signorotti medievali dei media italiani e dei quotidiani si stiano lentamente muovendo pure.
Che gli altri (spesso gli stessi...) Signorotti medievali (e senza fondo) della Pubblicità si stiano buttando a pesce sulla torta che cresce sempre della pubblicità online, è un altro fatto certo e ne ho già parlato spesso con preoccupazione visto il vizio monopolista e accentratore italiota.
Peccato, per me, quindi non essere a Milano in questi giorni, per assistere a qualche Conferenza al Media Expo. E come spesso ho chiesto, se qualcuno ci andasse, ospito volentieri un suo articolo!

Parecchi sono i cosiddetti Keynote Speakers e gli invitati al "banchetto", quasi tutti di quel o quell'altro Feudo dell'industriotta italiota dei media. Interessante scorrendo la lista trovare parenti e amici di nomi notissimi del managment tv e dei media, tanto per non smentire mai (per carità...) il nepotismo virale dell'industriotta dei media e dell'intrattenimento, ovviamente italioti. Ci fosse uno, dico uno solo, che è indipendente e non fa parte della casta...

Interessante inoltre il presupposto dell'evento di quest'anno. Dal sito relativo:
"..Il business del broadcasting sta cambiando rapidamente. I Media radio/televisivi classici si trovano a competere con piattaforme digitali, Web e mobile (Sat TV, DTT, IpTV, Web TV, Dvb-h, TV mobile su cellulare, Dab) e sempre più forte cresce la domanda di contenuti interattivi, coinvolgenti e fruibili sulle diverse piattaforme.
Contenuti personali (User Generated Content), pubblicazione istantanea e personalizzata (Instant Personal Publishing) sono realtà in rapido sviluppo.
Allo stesso modo il cinema muta la sua pelle, in un contesto dove le grandi opere d’autore trovano ospitalità in sale cinematografiche ad alto impatto, mentre i cortometraggi, con il contributo di videocamere digitali in alta definizione al tempo stesso sofisticate ed economiche, trovano nuove opportunità distributive grazie ai servizi di videosharing...."

Questo presupposto per chi, come noi, fa questo lavoro e sta in rete, non è certo una novità. Probabilmente molti, soprattutto i più giovani, si "buttano" nel video proprio grazie al web e al social networking, ai festival di corti che sono aumentati esponenzialmente.
Quello che è triste è che questo presupposto è o sarà, per poco, un occasione per tutti di libera espressione o interpretazione, di discussione e confronto, di crescita culturale di una nazione. Perché dopo tanto rumore fatto da quelli come voi che hanno creato, costruito questo presupposto, quando si tratterà finalmente di guadagnarne e goderne i frutti, ecco arrivare i pesci grossi con la bocca spalancata. Ma non è certo una novità fra noi italioti. Ciò che stupisce è che nonostante questi pesci mangino tanto e quasi solo loro...abbiano perennemente fame!

Infatti:
"...Capace di spaziare dal broadcasting classico ai nuovi Media, passando attraverso la multimedialità multi-piattaforma e raggiungendo infine il Web 2.0 e le piattaforme di e-commerce..." come dire, alla fine non resta che vendere e comprare.

E visto che in Italia né Governi, né Autority sembrano preoccuparsene...non ci rimane che inventarci qualcos'altro! il 3.0?

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